Valutare un immobile: alla ricerca del valore reale
Il valore di un immobile è incerto e difficile da determinare

La stima immobiliare è un processo complesso, influenzato da fattori oggettivi e soggettivi. Scopri come il valore di un immobile si differenzia dal prezzo, le diverse tipologie di valore e le sfide legate all'accesso ai dati e alla valutazione di immobili complessi.
Determinare il valore di un immobile è un processo complesso e influenzato da numerose variabili. Il valore non è infatti una caratteristica intrinseca del bene, ma il risultato dell’interazione tra domanda e offerta nel mercato: un immobile ha valore perché possiede utilità, è scarso, è desiderato e perché esistono soggetti con capacità di acquisto.
Per questo motivo, una stima richiede di prendere in considerazione molteplici fattori, sia oggettivi che soggettivi. Tra i fattori oggettivi vi sono la posizione dell’edificio, lo stato di conservazione, la presenza di servizi pubblici e le condizioni del mercato locale, mentre gli aspetti soggettivi possono essere le preferenze degli acquirenti, la percezione della rarità del bene, le condizioni di finanziamento o la fiducia nel mercato.
Inoltre, il valore di un immobile può assumere diverse accezioni a seconda del contesto. Il valore di mercato rappresenta la somma a cui un bene potrebbe essere venduto in condizioni normali, ma esistono anche altre tipologie di valore che possono essere perseguite, come il valore di investimento, il valore equo o il valore di liquidazione, che avendo una logica sottostante differente possono utilizzare criteri di valutazione differenti e portare a valori non corrispondenti.
Il valore di un immobile cambia nel tempo e dipende dalla qualità e quantità delle informazioni disponibili. Definire il prezzo giusto richiede un’analisi accurata di dati di mercato, comparabili, destinazioni d’uso e costi di ristrutturazione. Tuttavia, l’accesso a queste informazioni è spesso limitato, costringendo i professionisti a basarsi su dati parziali, intuizioni personali o pareri esterni non sempre affidabili.
Per gli immobili da riqualificare oppure quelli il cui mercato di zona non è particolarmente liquido, il processo di stima è ancora più complesso: è necessario ricercare dei comparabili validi e/o definire tutte le possibili destinazioni d’uso, il valore generabile con ciascuna e stimare i costi di riqualificazione. Ciò implica fare delle ipotesi forti, spesso sostenute solo da dati superficiali, intuizioni personali o pareri di soggetti esterni. Raramente è possibile suffragare queste ipotesi con dati oggettivi completi che minimizzino il margine di errore o permettano di esplorare tutti gli scenari possibili.
La sfida della valutazione per gli operatori immobiliari
L’incertezza e la difficoltà nel determinare il valore di un immobile rendono le valutazioni un processo complesso per tutti gli attori coinvolti. Per gli agenti immobiliari, stime poco accurate possono allungare i tempi di vendita, scoraggiare potenziali acquirenti e creare aspettative errate nei clienti, complicando le trattative. I proprietari privati, spesso privi di accesso a informazioni affidabili, si trovano a dover decidere se vendere o ristrutturare sulla base di dati incompleti, rischiando di sovrastimare il valore del proprio immobile o di investire in interventi poco redditizi. La mancanza di dati aggiornati e confrontabili rende tutto il processo ancora più difficile e incerto. Anche per i periti, l’analisi di un immobile richiede tempo e risorse: oltre al sopralluogo, è necessario raccogliere informazioni da fonti diverse — spesso non aggiornate — su immobile, zona e mercato, con il rischio di imprecisioni che ostacolano valutazioni rapide e accurate. Gli sviluppatori, infine, affrontano una sfida ancora maggiore nel tentativo di stimare il valore futuro di un immobile dopo una riqualificazione. In assenza di strumenti avanzati, il rischio di errori e operazioni in perdita aumenta sensibilmente. Per stabilire se un immobile è adatto a un progetto di rigenerazione, è necessario raccogliere e analizzare una grande quantità di dati su costi di acquisto, ristrutturazione, valore attuale e futuro, vincoli normativi e impatto energetico. Tenere conto di tutti questi fattori rende l’intero processo lungo, complesso e spesso poco prevedibile.
Ricercare il valore reale per le istituzioni finanziarie
Per le istituzioni finanziarie, la valutazione precisa degli asset immobiliari è essenziale per ridurre il rischio di credito e ottimizzare la gestione del portafoglio. Tuttavia, la mancanza di informazioni aggiornate e accessibili in tempo reale costringe spesso a ricorrere a soggetti esterni come periti o intermediari, rendendo il processo complesso e suscettibile a errori. La qualità delle valutazioni dipende dalla disponibilità e dall'affidabilità dei dati, dall’integrazione di scenari di trasformazione e dalla capacità di validare le informazioni ricevute. Per le banche, determinare il valore attuale e futuro di un immobile richiede il coordinamento tra diversi professionisti e tecnici, con un notevole dispendio di risorse e tempi lunghi che aumentano l’incertezza nella gestione del rischio. Le società di gestione del risparmio, invece, devono aggiornare periodicamente i valori degli asset e analizzare le offerte di acquisto per garantire la massima valorizzazione del capitale dei quotisti, evitando conflitti di interesse: un compito reso difficile da dati frammentati e valutazioni non sempre comparabili. Anche i servicer affrontano sfide analoghe, dovendo stimare correttamente il valore dei crediti deteriorati con sottostante immobiliare per evitare decisioni inefficienti. La frammentazione delle informazioni e l’incertezza sulle condizioni effettive degli asset rendono ancora più arduo stimare accuratamente i valori di recupero. In tutti questi casi, l’assenza di un sistema integrato e affidabile limita la qualità delle decisioni e l’efficacia delle strategie di investimento.
Non aspettare che un immobile perda valore
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