Il mercato dell'intermediazione è in crescente competizione: come impatta sugli operatori immobiliari e finanziari
Il mercato dell’intermediazione è sempre più competitivo e l’incrocio tra domanda e offerta è complesso

Gli strumenti online consentono sempre più di stimare autonomamente il valore degli immobili, riducendo il ricorso ad agenti e periti. Ciò aumenta la difficoltà per questi ultimi di trovare nuovi clienti e spinge sempre più al ribasso la marginalità media dei servizi. Dall’altro lato, sia per i privati che per le istituzioni finanziarie, identificare il giusto intermediario per svolgere analisi approfondite sui propri asset o gestirne la vendita rimane una necessità molto importante, soprattutto per asset di categorie non standard o localizzati in mercati poco liquidi.
In questo articolo vediamo come il problema della competitività del mercato si pone per i diversi operatori immobiliari.
Agenti immobiliari
Il numero di agenti immobiliari è in crescita, ma il ricavo medio per agente è in calo. In Italia il settore è altamente competitivo: nel 2022 si contavano oltre 52.000 agenzie, con un incremento del 5% nel 2023. Quasi il 90% delle agenzie sono indipendenti e di piccole dimensioni.
Il ricavo medio di un’agenzia italiana è inferiore alla media europea, con una conseguente pressione sulla produttività: carichi di lavoro elevati, meno tempo per cercare nuovi immobili e maggior difficoltà nella gestione dei clienti.
In parallelo, i proprietari hanno sempre più accesso a strumenti online che consentono di stimare il valore del proprio immobile, spesso senza il supporto di un professionista. Questo può generare una percezione distorta del reale valore di mercato e alimentare sfiducia nei confronti degli agenti, spingendo molti a vendere o acquistare immobili senza intermediazione.
Proprietari privati
Per i proprietari privati è spesso difficile individuare i professionisti più adatti a valorizzare e vendere il proprio immobile. La frammentazione del mercato, unita alla mancanza di trasparenza, genera incertezza e rallenta le trattative.
Senza un supporto esperto, aumenta il rischio di concludere vendite svantaggiose. In un contesto così complesso, la figura dell'intermediario qualificato dovrebbe invece rappresentare un alleato strategico per massimizzare il valore della transazione.
Periti
I periti immobiliari devono confrontarsi con una crescente concorrenza da parte di strumenti digitali self-service e di grandi aziende che operano su larga scala, spesso a costi inferiori.
La crescente digitalizzazione e la pressione sui compensi riducono le opportunità di business e rischiano di compromettere la qualità delle valutazioni. Inoltre, molti periti si trovano a operare con compensi minimi, nonostante il principio dell’equo compenso sancito dalla Legge 49/2023, che dovrebbe garantire una remunerazione adeguata al valore del servizio offerto.
Sviluppatori
Non solo i proprietari privati di immobili ma anche sviluppatori che conoscono il settore immobiliare incontrano spesso difficoltà nel trovare i giusti professionisti per vendere i propri immobili. Il timore di conflitti di interesse o scarsa specializzazione complica la selezione e può rallentare la vendita o ridurre le potenzialità di valorizzazione degli asset.
Quando si tratta di immobili non residenziali o localizzati in mercati secondari, la scelta dell’intermediario giusto diventa ancora più strategica.
Anche le istituzioni finanziarie devono identificare i partner giusti per valorizzare e dismettere gli asset immobiliari.
Società di gestione del risparmio
I fondi e le SGR si trovano spesso nella necessità di vendere immobili in zone distribuite su più territori. Per questo motivo, tendono ad affidarsi a grandi reti di agenzie, senza avere però la possibilità di scegliere intermediari locali, più piccoli e specializzati.
Questa dinamica può compromettere la valorizzazione degli asset, in particolare per immobili industriali o commerciali, che richiedono competenze specifiche. Inoltre, per un fondo che gestisce molti immobili, trovare il giusto intermediario diventa un processo lungo e oneroso, con il rischio di affidarsi a soggetti meno efficaci nel mercato locale.
Servicer
I servicer, come le SGR, devono trovare partner affidabili per la gestione e la dismissione di asset immobiliari, spesso lontani dalla loro sede operativa.
Anche in questo caso si tende a scegliere grandi agenzie multi-sede, escludendo realtà locali che potrebbero garantire una migliore conoscenza del contesto e dell’immobile. La mancanza di trasparenza e specializzazione può compromettere l’efficienza e la redditività delle operazioni.
Non aspettare che un immobile perda valore
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